OFF MEDIA

     

 

 "...Echi di prog-rock italiano anni '70, solenni sonorità heavy-power, atmosfere crepuscolari, grande attenzione alla metrica, con un risultato quasi cantautorale...

...In ultima analisi, abbiamo una band che cerca la propria strada senza sforzarsi di assomigliare a nessuno in particolare..."

Nati a Lodi nel 1995 da un’idea del bassista Fabio Tavazzi e del cantante Simone Pesatori, i Sintonia Distorta si dedicano in un primo momento alla coverizzazione di band eterogenee, più o meno in vista in quegli anni nella scena mainstream rock, punk-rock e metal. In cerca di identità, la band nel 1999 incide un primo demo, ... E fuori Pioveva Ancora, a cui segue Spazi Sconfinati.

La line-up subisce diversi cambiamenti e la ricerca di uno stile musicale per i Sintonia Distorta prosegue, approdando, nel 2011, alla registrazione di Anthemyiees. Interessante l’antinomia presente nel monicker, e l’artwork scelto per questo lavoro, una fenice che risorge dalle proprie ceneri. Due simbolismi che, già di per sé, raccontano molto dei Sintonia Distorta, per tanti motivi.

 

Un primo ascolto suggerisce che ci sia ancora una certa timidezza, da parte della band, ad affrontare una proposta interamente personale. Un peccato, perché i Sintonia Distorta di personalità ne hanno non poca, e il buon lavoro fatto appare un po’ frenato dalla riluttanza a liberarsi di alcuni schemi e assonanze con altre band. Non proprio un’occasione mancata, forse quello che manca ai SD è solo la capacità di confezionare e vendere al meglio le proprie idee: dote che band con metà della loro inventiva e bravura possiedono in misura molto maggiore, tanto da riuscire a nascondere il fatto che talvolta dietro il fumo ci sia poco arrosto.

 

Echi di prog-rock italiano anni '70, solenni sonorità heavy-power, atmosfere crepuscolari, grande attenzione alla metrica, con un risultato quasi cantautorale: ecco il sunto della ricerca musicale estrosa seppur non del tutto inedita, della band lombarda, con le belle Il Vento dei Pensieri e Il Canto della Fenicea fare da picchi di ispirazione.

In ultima analisi, abbiamo una band che cerca la propria strada senza sforzarsi di assomigliare a nessuno in particolare, ma che forse deve buttarsi un po’ di più, dimostrare di essere convinta della bontà del lavoro fatto.  Credeteci, ragazzi!